FAQ – Domande frequenti

Ho bisogno di un compressore – Posso rivolgermi a Voi?
Certo. Abbiamo uno staff a Vostra completa disposizione che Vi può aiutare nella scelta del compressore e dei suoi accessori, decidiamo insieme in base alle Vostre esigenze la migliore soluzione
Potete consigliarmi un compressore che mi faccia risparmiare energia elettrica?
Possiamo fare anche di più. Disponiamo di uno strumento che applicato ai Vostri compressori rileva i consumi effettivi di aria compressa. Al termine del rilevamento, che dura tipicamente una settimana, viene fatto un report dettagliato e proposta la soluzione ottimale per risparmiare energia e quindi rientrare dall’investimento in tempi brevi.
Se il mio compressore è in manutenzione, avete possibilità di darmi un muletto nell’attesa della riparazione?
Assolutamente si! Abbiamo muletti da prestare ai nostri clienti, mentre la Vostra macchina è in riparazione. Con Cmc non correte mai il rischio di bloccare la produzione.
Sala compressori. Cosa devo fare per essere a norma? Potete consigliarmi sulle normative in riferimento ai serbatoi e al sistema di sicurezza dello stesso?
Quando diventiamo i manutentori delle Vostre macchine, ci prendiamo cura anche di tutte le parti della stessa, indicando quali sono gli aspetti normativi da seguire, dandovi le indicazioni più importanti in merito alla dichiarazione di messa in servizio dei serbatoi, alle verifiche periodiche dello stesso, e al corretto smaltimento delle condense.
Fate assistenza anche su compressori diversi dai Vostri?
Certo. Grazie alla nostra esperienza derivante da oltre 50 anni di presenza sul mercato e dall’esperienza dei tecnici Cmc, abbiamo la possibilità di fare manutenzioni su ogni tipo di compressore. Stiamo investendo sempre di più per garantire una miglior efficienza nel servizio, e per considerarci partner affidabili e presenti verso il cliente finale.
In quanto tempo è previsto il recupero dell’extra investimento di un compressore a inverter?
Generalmente in 1-2 anni in condizioni normali e 4000 ore di funzionamento all’anno. Non di rado il recupero dell’extra-investimento si ottiene anche entro un anno. Consigliamo anche ai nostri clienti di verificare alcuni aspetti del decreto crescita con cui si possono avere vantaggi fiscali che determinano un ulteriore decremento del periodo di ritorno dell’investimento.
Sono necessari delle raccomandazioni particolari relativamente alla ventilazione della sala compressori?
Tutte le sale compressori richiedono ventilazione.
Perché un compressore a inverter garantisce un risparmio energetico?
La principale caratteristica dei compressori a portata variabile con inverter è il risparmio di energia elettrica. Mentre un compressore tradizionale ha una regolazione della portata 0-100%, a carico (in cui assorbe il 100% della potenza) e a vuoto (in cui assorbe il 30% della potenza) dove l’assorbimento è dato dalla media di lavoro in queste due fasi, in un compressore a portata variabile l’assorbimento di potenza è proporzionale ai giri del motore elettrico.
Con un compressore ben dimensionato per il reale consumo dell’impianto, e che quindi non lavori al 70-80% della richiesta di aria, si ottiene un risparmio di energia fino al 30%.
Nei compressori a portata variabile, per effetto del suo sistema di regolazione proporzionale, la pressione in linea rimane pressoché costante sul valore impostato, diversamente dai compressori a regolazione tradizionale on/off in cui la pressione oscilla fra un minimo e un massimo (generalmente con ΔP=1,5 bar) dovuto alla regolazione del pressostato di linea; questo consente di impostare la pressione di esercizio almeno un bar in meno rispetto ad un compressore tradizionale, il che equivale ad un ulteriore risparmio del 7% circa di energia elettrica.
Che differenza c’è tra un compressore a vite a trasmissione diretta e uno a cinghia?
Le due tecnologie presentano costi di esercizio diversi e hanno portate diverse con gli stessi kw. L’unità di trasmissione a cinghia è meno costosa ma ha un consumo energetico medio supplementare del 3%. Inoltre, richiede una manutenzione periodica per la regolazione e sosituzione della cinghia. La scelta della tecnologia più adeguata dipende dalle esigenze del cliente.
Come faccio a sapere se è meglio un compressore a vite o uno a pistoni?
La scelta tra un compressore a pistone e uno a vite va fatta in base al tipo di utilizzo..
Se la portata d’aria tra le due tipologie di macchinari ad aria è la medesima avremo una minor rumorosità optando per i compressori a vite.
Se però devi utilizzare il tuo compressore ad aria per più tempo allora il compressore a vite risulta la scelta migliore in ambito aziendale, visto che il modello a pistone ti costringerebbe a delle pause forzate per raffreddare sia il pistone che il cilindro.
Quindi in ambito industriale si vede più frequentemente un compressore a vite, nell’ambito hobbistico è più consigliabile un compressore a pistoni.
Il compressore a pistoni è adatto per bassi consumi di aria e un utilizzo non continuo.
Posso scaricare la condensa in fogna?
L’acqua di condensa del compressore è considerata a tutti gli effetti uno scarico industriale in quanto può contenere quantità variabili di olio e impurità che la rendono un rifiuto inquinante. Tale refluo deve quindi essere gestito come rifiuto o scarico industriale.
Osservate le sanzioni sia civili sia penali che sono previste; è da considerare seriamente una particolare attenzione agli scarichi che troppo spesso si vedono direttamente immessi nel sottosuolo in assenza di qualsivoglia richiesta ed ottenimento di autorizzazione.